Costo del Lavoro

Costo del lavoro

.

Costo del Lavoro

I modelli costi/benefici proposti evidenziano come le principali voci di costo, che possono subire una riduzione per effetto dell’inserimento in azienda di lavoratori con agevolazioni, afferiscono non solo ai costi salariali, ma anche ai costi legati al sistema previdenziale, assistenziale e di prevenzione adottati, idonei a ridurre il costo del lavoro e perseguire le migliori condizioni possibili di espletamento della prestazione di lavoro, salute e sicurezza del lavoro.

Non esiste un singolo modello applicabile e applicato da tutti i datori di lavoro in tutti i settori economici; al contrario, il contributo produttivo di un lavoratore, così come i costi sostenuti ed i benefici fruiti da un singolo datore di lavoro, variano a seconda del settore economico considerato, delle caratteristiche di quest’ultimo, dai requisiti soggettivi del lavoratore e, quindi, l’analisi costi/benefici deve essere in grado di cogliere le singole diversità ed opportunità.

•       E’ il Costo complessivo sostenuto dal datore di lavoro per remunerare la prestazione lavorativa del dipendente

•       Per l’azienda è la somma dei costi del singolo dipendente

•       Per l’analista economico si identifica nel valore medio pro capite ottenuto elaborando i dati statistici complessivi (di settore, di territorio, del sistema economico)

•       Le fonti del costo del lavoro si possono riepilogare nella contrattazione collettiva, nella contribuzione sociale (a carico del datore di lavoro e del lavoratore), nel regime fiscale applicato e negli eventuali trasferimenti monetari.

 

Come si calcola il costo del lavoro per l’azienda

Retribuzione lorda

(Diretta, Indiretta, Differita, compresa di Oneri sociali dipendente)

più

Oneri Sociali (a carico azienda, INPS, INAIL,)

più

TFR (Azienda e/o INPS Pensioni integrative)

 più

Altre voci quali ad esempio (IRAP (in determinati casi), Trasferte e rimborsi, Fringe benefit, Formazione, ecc.



  • Titolo diapositiva

    Scrivi qui la tua didascalia
    Pulsante

Retribuzione lorda e netta: tutte le definizioni e le tipologie

Secondo il diritto del lavoro, la retribuzione costituisce il corrispettivo della prestazione fornita dal lavoratore.

Come disciplinato dall’art. 2094 del codice civile: è prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.

La retribuzione lorda è una delle componenti prese in considerazione per determinare il calcolo del costo del lavoro.

Di fatto, esistono diverse definizioni:

  • contrattuale: minimi contrattuali di norma come da C.C.N.L.;
  • diretta: percepita dal lavoratore a cadenza periodica e formata da paga base, indennità di contingenza, scatti di anzianità, premi di produzione, indennità previste dai contratti e a fronte della quale vi è una durata di lavoro stabilita;
  • indiretta o differita: è quella che ogni lavoratore matura durante l’anno e percepisce, di norma, una sola volta nell’anno a vario titolo (mensilità aggiuntive, ferie, premio di risultato), in occasione di festività, permessi retribuiti, etc;
  • variabile: collegata a varie tipologie di incentivi come la produttività (intesa come parametri di miglioramento qualitativi e/o quantitativi della produzione); ma anche redditività intesa come andamento economico dei risultati di bilancio dell‘azienda, qualità dei prodotti e dei servizi, fringe benefits.
  • Portafoglio

    Titolo diapositiva

    Scrivi qui la tua didascalia
    Pulsante
  • Disegno sul risparmio

    Titolo diapositiva

    Scrivi qui la tua didascalia
    Pulsante

Può anche essere:

  • Di fatto: minimi contrattuali più altre competenze lorde percepite;
  • Lorda: al lordo delle ritenute per oneri sociali e fiscali;
  • Netta: al netto delle ritenute per oneri sociali e fiscali.

Inoltre, si può classificare in:

  • nominale (terminologia): comprensiva dell’inflazione;
  • reale (terminologia): depurata della quota di inflazione; 
  • totale: massa salariale (somma della retribuzione e degli oneri sociali); 
  • retribuzione media pro capite: massa retributiva divisa per unità di lavoro (ULA);
  • trattamento di fine rapporto: retribuzione differita che il lavoratore matura annualmente ma che viene corrisposta in tempi differiti (di norma a fine rapporto o, in particolari circostanze, durante la vita lavorativa); la determinazione del TFR è prevista dalla legge 297/1982.

Differenziali:

Le retribuzioni variano a seconda di elementi retributivi caratterizzanti per: 

  • aree contrattuali (privata e pubblica);
  • settori (Agricoltura- Industria- Artigianato-Terziario);
  • dimensioni aziendali in riferimento al numero degli addetti;
  • livello e qualifica (inquadramento contrattuale);
  • territorio (Regioni, Province, etc);
  • genere (livello di inquadramento, tempo lavoro, tipologia contratto, etc).

Retribuzione globale Lorda: composizione

La retribuzione globale lorda è composta da:


  • Elementi fissi: retribuzione normale minima (paga base/minimi tabellari, contingenza o indennità integrativa speciale, superminimi assorbibili e non) e scatti di anzianità (progressione economica orizzontale);
  • Elementi variabili erogati anche mese per mese: straordinari, indennità di vario tipo quali per turni, lavoro notturno, festivo e relative maggiorazioni;


Terzo elemento.

La retribuzione lorda rappresenta il totale degli emolumenti previsti dai contratti. Effettivamente, comprende salari/stipendi e competenze accessorie, corrisposti ai dipendenti: in denaro e in natura (trasporto, vitto e alloggio, buoni pasto), al lordo delle ritenute previdenziali ed erariali, con cadenza periodica e anche a norma di contratti collettivi.

Retribuzione netta e reddito disponibile

La retribuzione netta è quanto effettivamente ha percepito in busta paga il lavoratore dipendente al netto dei contributi sociali, delle imposte (Irpef/IRE) e delle addizionali regionali e comunali a suo carico. Queste somme vengono trattenute dal datore di lavoro nella sua funzione di sostituto d’imposta.


Il reddito disponibile è invece, il reddito personale al netto delle imposte e dei contributi dopo aver ricevuto eventuali sussidi e assegni familiari dovuti.

Contattaci e avrai tutte le informazioni necessarie all’attivazione di un contratto di lavoro agevolato

Chiamaci
Share by: